Il boom dell’Etna. Storie di neve sul vulcano più a sud d’Italia.
La grande perturbazione che ha investito la nostra isola durante queste vacanze natalizie, ha portato tanta neve sui rilievi siciliani. Neve che mancava copiosamente da ben 2 anni con tutte le conseguenze in termini di approvvigionamento idrico per il periodo estivo. Trovare le cime innevate se da un lato ha rincuorato tutti i siciliani riguardo alla disponibilità di acqua, sall’altro ha accesso un grande fervore riguardo la possibilità di praticare sport invernali: sci e snowboard.
In molti hanno sfruttato queste vacanze natalizie per tornare a calpestare la neve, nelle due stazioni turistiche siciliane: Piano Battaglia (Pa), Piano Provenzana – Etna Nord (Ct) con il consueto entusiasmo che venne messo nel cassetto, a causa della totale assenza di neve nella stagione 2023/24.
Purtroppo peró non è tutto oro ció che luccica e già dalle prime giornate soleggiate, sono emersi tutti i limiti di una gestione al quanto discutibile di tutto il “circo bianco siciliano”.
Grazie ad un lavoro intenso sui social, all’utilizzo di piattaforme di messaggistica diretta, EtnaSnow ha saputo incanalare i sentimenti positivi e purtroppo molti negativi, in un grande coro di malcontento che parte proprio dalla pancia degli sciatori siciliani.
Cerchiamo di analizzare punto per punto i vari aspetti di una tipica giornata di sci sull’Etna.
Viabilità
Premessa: quando si parla di strade pulite o percorribili, non si parla della sede stradale nelle stesse condizioni in estate, ma bensì di strade libere da neve caduta e accumulata, creando dei veri e propri muri. Basti prendere esempio dalla grande nevicata di 2 anni fa che ha paralizzato completamente le vie che portano alle stazioni turistiche. Quindi una strada spazzata è una strada dove non sono presenti grandi quantità di neve ma altresì è possibile che si presenti il manto stradale “bianco”. Vige la regola come da legge che percorrere queste strade bisogna utilizzare pneumatici invernali o catene.
Detto questo, non possiamo fare altro che registrare NUOVAMENTE la lentezza negli interventi di manutenzione stradale che non dipendono dalla stazione come assurdamente qualcuno continua a pensare, ma dalle istituzioni pubbliche. Spazzaneve che nel pieno della mattinata stanno ancora pulendo le strade dai cm di neve caduti, mentre già le macchine iniziano a salire.
È impossibile non domandarsi il motivo per cui questi interventi non debbano essere fatti per tempo: la notte, la mattina all’alba.
Detto questo, è sotto gli occhi di tutti ció che è accaduto: gente che non sa mettere le catene, gente che non sa quando è il momento di mettere le catene, gente che non ha catene o pneumatici invernali…
Questi sono solo pochi esempi della totale MANCANZA di BUONSENSO che il siciliano medio possiede.
Ma se da una parte abbiamo questa situazione, dall’altro lato viene da domandarsi: dove sono gli organi di controllo che dovrebbero vigilare sul rispetto delle regole garantendo una serena viabilità e soprattutto una SICUREZZA per tutti gli automobilisti?
Nessun controllo nei punti cruciali della viabilità etnea o qualora ci fosse, questo si trova nel posto sbagliato e al momento sbagliato perchè il caos si è già creato.
Il parcheggio
Ammesso e concesso che abbiamo raggiunto la nostra meta, si apre un altro capitolo della nostra Odissea: il parcheggio. Anche qui una premessa è d’obbligo: vista l’eccezionale ondata di fruitori, i parcheggi di Piano Provenzana non sono riusciti a contenere il gran numero di appassionati. Va da sè che: chi primo arriva, meglio alloggia.
Ma vediamo meglio cosa accade: arrivati al piazzale si viene fermati dagli addetti ai parcheggi per riscuotere la tariffa giornaliera di €3. Bene, ma questi 3€ vengono pagati a fronte di quali servizi?
Non c’è un addetto che governa il traffico ma soprattutto dove e come posteggiare. Si perchè l’inciviltà delle persone che parcheggiano ovunque è uno dei tanti motivi che creano non pochi problemi alla mobilità. Mobilità messa a rischio anche da una segnaletica verticale… “oscurata”. Il tutto si riduce al solo pagamento verso la società che gestisce i parcheggi (che non è la stessa degli impianti) per l’accesso ai piazzali di Piano Provenzana; piazzali privi di aree con strisce bianche.
Noleggio
Abbiamo fatto la fila, abbiamo pagato “il fiorino” per l’accesso a Piano Provenzana. Adesso proviamo a fare snowboard o sci. Tentiamo di affittare l’attrezzatura e con nostro grande stupore, dopo aver fatto la fila, sci o tavola non sono più disponibili perchè esauriti.
Come detto prima, vige la regola: chi primo arriva, meglio alloggia. La grandissima quantità di persone NON CONTINGENTATA agli accessi, ha portato ad esaurire la disponibilità dell’attrezzatura in possesso ai noleggi.
Ma noi siamo stati bravi e arrivando presto, troviamo l’attrezzatura e ci accingiamo all’acquisto dello skipass. Ed ecco qui le note dolenti: file kilometriche, mancanza di “digitalizzazione”… e molto altro. Tutto vero e tutto migliorabile. In un era di digitalizzazione di massa ci troviamo a fare i conti ancora con uno skipass acquistabile solo “di presenza”, di una scarsa organizzazione ai tornelli che non esistono, prezzi di skipass pubblicati qualche ora prima dell’apertura… e molto altro ancora.
Questi sono solo pochi dei tanti punti migliorabili e che hanno tutti un punto in comune: MANCANZA DI PROGRAMMAZIONE.
È noto e chiaro a tutti: in Sicilia non si vive di neve. Investire nella neve per un imprenditore significa giocare alla roulette russa. Oggi c’è neve, ma domani? Se da un lato è comprensibile la mancanza di investimenti, dall’altro lato ci sono tante perplessità riguardo il grande ritardo organizzativo di ogni singolo elemento di questo grande circo bianco:
- Grazie al meteo possiamo sapere giorni prima l’eventuale nevicata. Perchè aspettare che le strade vengano sommerse dalla neve anzichè attivarsi prima?
- Perchè dobbiamo costantemente fare i furbi e cercare di fregare il prossimo apparendo quelli “sperti”? Perchè non essere attrezzati per salire sull’Etna o a Piano Battaglia?
- Perchè le forze dell’ordine tardano la loro presenza sul territorio?
- Perchè la stazione non puó fare il meglio che puó per fornire un servizio adeguato?
- Perchè ciascuno di noi, non deve seguire le regole basilari di CIVILTÀ?
Perchè non c’è una PROGRAMMAZIONE?